mercoledì 18 febbraio 2015

GUARDANDO STRAUSS KAHN, FORSE PER BERLUSCONI UN GIUDICE FRANCESE SAREBBE STATO MEGLIO

 

Politicamente i risultati non sarebbero stati diversi - anzi al "collega Strauss Kahn è andata peggio , che ha perso prima la presidenza del Fondo Monetario Mondiale e poi qulla della Francia -  ma processualmente c'è da pensare che a Berlusconi essere giudicato a Parigi sarebbe convenuto rispetto a Milano.
E' di oggi sia la notizia che il procuratore francese ha fatto cadere le accuse contro l'ex potente Minotauro (così lo hanno definito da quelle parti, non andandoci leggeri), non essendoci alla fine prove che Strauss Kahn fosse dedito allo sfruttamento della prostituzione, sia che quelli di Milano sono tornati alla carica con un Ruby ter, stavolta finalizzato a dimostrare che le olgettine furono pagate dal Cavaliere per testimoniare il falso nel processo al momento conclusosi con l'assoluzione ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/10/ecco-perche-berlusconi-e-stato-assolto.html ) di Berlusconi (in secondo grado, in primo era stato condannato, in Cassazione vedremo). 
Non credo che cambieranno poi tanto le cose da quelle parti, però resta un bene che Bruti Liberati tra un po' se ne vada in pensione e lasci la guida (dittatoriale ?) della procura milanese
Di seguito, la notizia e il commento sulla stessa da parte di Tiziana Maiolo, su Il Garantista.
Prima di lasciarvi alla lettura, una perplessità sulle considerazioni della Maiolo, di cui apprezzo il garantismo e la foga, ce l'ho. E' vero che, allo stato, come detto, Berlusconi è stato assolto nel processo Ruby. Però, se effettivamente le cd. olgettine avessero mentito, nell'edulcorare le serate di Arcore, e lo avessero fatto perché pagate in tal senso dagli uomini del cavaliere, non ci sarebbe ugualmente il reato, al di là che le altre due accuse (concussione e prostituzione minorile) siano state, in appello, ritenute infondate ? 
Forse i miei amici penalisti potranno illuminarmi.
D'accordo invece sulle considerazioni della insopportabilità ed illegittimità della volontà di certi pm di trasformare le aule giudiziarie in consessi moralistici. 
Buona Lettura 





Il Garantista

Ruby/ter: Vabbé, non c’è il reato ma è meglio perseguirlo…



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Il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, reduce di una vittoria a tavolino ( e che tavolino! ) sul suo ( ex ) vice Robledo, ha usato la fanfara delle grandi occasioni. Con un comunicato stampa ha annunciato di aver disposto perquisizioni nelle case di una serie di giovani amiche di Berlusconi e persino di un avvocato, Luca Giuliante , il primo difensore di Ruby. Ha anche interrogato il ragionier Spinelli, il “cassiere”. Voleva controllare le uscite, anche recenti.
Il Grande Fratello aveva notato “recenti movimentazioni di danaro sui conti correnti”. Berlusconi è sospettato di generosità. L’inchiesta, detta “Ruby ter”, a riprova dell’accanimento che ricorda tanto le indagini sulla mafia, dormicchiava da un anno, da quando era stata aperta al termine del processo nel quale Berlusconi era stato condannato. Del fatto che nel frattempo un altro dibattimento e altri giudici avessero ribaltato quella sentenza e assolto, alla procura di Milano importa poco, quel che conta è stabilire una volta per tutte che Arcore fosse una sorta di quartiere a luci rosse e le ragazze che frequentavano le cene, puttanelle prezzolate. Infatti il succo del “Ruby ter” – processo eterno come quello sulla morte di Borsellino, lì siamo al quater, dopo ventitre anni- è che le ragazze, che nel frattempo grazie allo scandalismo orchestrato dal solito circo mediatico- giudiziario, avevano perso il lavoro, siano state corrotte.
La logica è sempre quella del complotto. La sub-cultura che lo ispira è analoga a quella del processo più ridicolo del secolo, quello che si chiama “Stato- mafia”: quando si è incapaci di leggere la realtà storica, prima la si trasforma in storia criminale, poi si costruisce il complotto di oscure forze diaboliche.
In questo caso i complottisti sarebbero Berlusconi e i suoi avvocati Longo e Ghedini i quali, insieme a un gruppo di ragazze, si sarebbero resi responsabili di “corruzione in atti giudiziari” e falsa testimonianza. Cioè gli aiuti economici sarebbero stati finalizzati a indurre le testimoni a mentire sulle serate di Arcore.
Ma mentire su che cosa, dal momento che Silvio Berlusconi è stato assolto nel processo d’appello dai due reati di cui era imputato? Perché va sempre ricordato che nei processi non si giudicano ( non si dovrebbe ) la moralità e i comportamenti sessuali degli imputati. Si deve solo verificare se l’imputato abbia o meno commesso un determinato reato.
Berlusconi doveva rispondere della famosa telefonata in questura in cui avrebbe concusso un signore che negava di esser stato concusso, ed è stato tardivamente assolto, in appello. Ma gli era cascata in testa anche l’accusa di “prostituzione minorile”, un reato assurdo voluto da una maggioranza politica di centro-destra ( nel nostro ordinamento esiste solo lo sfruttamento della prostituzione ), di cui non si capisce bene neppure quale ruolo avrebbe svolto una persona come Berlusconi: quello di pappone o di fruitore? In ogni caso la corte d’appello ha detto che lui poteva benissimo non conoscere l’età di Ruby, l’unica minorenne ( 17 anni e mezzo ) presente alle serate. Quindi, assolto. Su che cosa avrebbero quindi mentito le ragazze prezzolate? Il sospetto è, come sempre, che anche questo terzo processo (quarto, se si considera anche quello contro Emilio Fede e Lele Mora ) voglia in realtà giudicare i comportamenti di Berlusconi più che la commissione di reati. Nessuno ha mai nascosto gli aiuti economici liberamente offerti da un signore molto ricco a una serie di sue amiche. Mantenute? Può darsi, come capita a tante e tanti. E allora? E se anche, come la Procura sospetta, queste elargizioni si fossero protratte nel tempo, se durassero tutta la vita? Quale reato sarebbe? Aspettiamo fiduciosi il “Ruby quater” per saperlo.

10 commenti:

  1. ALESSANDRO PUGLIOLI

    Bastava un giudice qualsiasi, di qualsiasi altro paese .. Burundi compreso!

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  2. ALESSANDRO BALLONE

    Sarebbe meglio, e non solo per lui, anche un Giudice del Congo Belga. Di quelli che stabiliscono torti e ragioni, scrutando le viscere delle capre.

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  3. ROBERTO TUTINO

    Se continua così anche lo stupro finirà per diventare reato.

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    1. MARTA MARINI

      Roberto Tutino, graziosa la tua battuta. Ma lo stupro è una cosa seria. E sfido anche il più fantasioso dei procuratori a dimostrare che una delle ragazze abbia avuto del sesso non consensuale con Berlusconi. Di Strauss Khan non so quasi nulla. Tranne che a volte il successo, il denaro e il potere attiri molte donne. Anche giovani. Purché libere di scegliere, è solo un problema loro.

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    2. ALESSANDRO

      Ma nenache alle procure interessa il giudizio morale. A loro interessa, essenzialmente, manifestare, quando je pare, il potere incontrastato ed incontrastabile del quale dispongono! E ai vantaggi che quel potere comporta. Proprio come dice Panariello a Sanremo!!

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    3. MARTA

      Alessandro Puglioli, se alle Procure non interessa il giudizio morale, allora dovrebbero smettere coerentemente di utilizzarlo. D'accordo con te che è un mezzo per il potere. Ma è un mezzo che andrebbe stigmatizzato e gridato. Un po' come fa Stefano.

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    4. ALESSANDRO

      Maria, voglio dire che il giudizio morale a loro interessa come rappresentazione della "colpa" da presentare all'opinione pubblica! Non come reato. Infatti queste campagne giudiziarie assomigliano più ai gossip che non all'esercizio della giustizia!
      1 h · Mi piace · 1
      Alessandro Puglioli ... che questo concetto di "giustizia" vada rifiutato sono, come spero si capisca, perfettamente d'accordo!

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    5. Un'indagata è "cattiva" perché si trucca, quindi ha ucciso il figlio. Un altro ha l'amante quindi è un potenziale assassino della moglie. Schettino poi è un vanaglorioso latin-lover da crociera, quindi merita una cndanna esemplare. Non se ne può più!
      La Procura che vorrei è quella che cerca responsabili senza pregiudizi morali. E' quella dubbiosa di sbagliare, mai convinta di aver fatto la scelta giusta. Vorrei il dubbio, dove questi sono pieni di certezze.

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  4. ALESSANDRO MEREGALLI

    io tileggo sempre con gran piacere perchè sei osservatore attento e analista arguto. Il problema vero della vicenda berlusconi, dobbiamo dircerlo e ridircelo, non sta tanto in chi si portava a letto (problemi suoi, salvo la minore età di Ruby) sta tutto nella telefonata alla Questura per farla rilasciare. Avesse fatto quella telefonata Strauss Kahn oggi saremmo a parlare di come in Francia i potenti consumano lo stesso rancio dei detenuti anonimi.

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    1. Intanto ti ringrazio per le belle parole Alessandro. Quanto alla concussione consumata, io non la vedo così, persuaso che abbia deciso correttamente la Corte d'Appello e non i giudici di primo grado.

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