lunedì 4 luglio 2011

NON CI RESTA CHE PIANGERE

NON CI RESTA CHE PIANGERE (SUPERBO)
Antonio Polito scrive il suo commento settimanale sul Corriere rilevando al solito cose giuste , già lette qua e là ma in questo caso oggetto di approfondimento nella sua nota.
In buona sostanza Polito esamina la manovra proposta dal governo e commenta : questa era buona a farla anche il pentapartito della prima repubblica.
La tassa sui SUV , i ticket sui codici bianchi del pronto soccorso, l'aumento delle aliquote di tassazione delle rendite finanziarie (dal 12,50 al 20...mica poco, anche se pare in europa fossimo gli unici con percentuali così basse) . E intanto gli sprechi veri non vengono mai attaccati seriamente...e così la spesa pubblica rimane alta, tenuta a stento sotto controllo sforbiciando le cime degli alberi senza avere mai il coraggio di mettere mano al "disboscamento" di vere e proprie aree della mastodontica foresta.
Che è poi quello che in teoria vorrebbe il ceto sociale del centro destra, nota correttamente Polito.
Insomma, come ricordano altri miei amici del Tea Party italiano, si fa fatica a sentire Tremonti e a non vedere apparire lo spauracchio di Visco !!
L'Austerità continua ad essere la sola politica economica immaginata  per risanare i conti italiani.....ma così facendo l'economia non riparte mai, il PIL stagnerà sempre. Insomma gli italiani potranno anche ridisegnare un po' il loro stile di vita, che non sarebbe una brutta cosa, ma se lo fanno troppo...quante aziende piccole medie e grandi chiuderanno ? Con ulteriore disoccupazione , crollo dei consumi...in una spirale recessiva di cui non si vede il fondo ?.
Possibile che gli sprechi siano già finiti ? Le province ? la razionalizzazione della Pubblica Amministrazione ? l'eliminazione delle sovvenzioni a pioggia in tanti settori per ottenere al contempo una spesa minore e più efficace ? ( se io do un 1 euro a testa a dieci persone al di là dei loro meriti, della loro utilità, avrò dato poco a tutti, se ne do' 6 a tre persone, le più brave,  ho raddoppiato la sovvenzione per loro , ridotto la spesa per me, e mandato gli altri sette a cercare di fare cose utili). Adesso tutto questo si può discutere, e un governo di sinistra potrebbe legittimamente non approvare una politica di questo tipo, effettivamente più meritocratica e liberale, più orientata su libertà e merito che non sull'uguaglianza (non quella dei diritti , che è sacrosanta, ma quella delle "cose" ).
MA quello che Polito denuncia, a ragione, è che era QUESTA la politica che si aspettavano gli elettori di centro destra. E questo non si è visto e non si vede.
ANTONIO POLITO 
Forse, chiude il suo articolo Polito , ci troviamo di fronte al " fallimento di un progetto politico che voleva fare dell'Italia un paese con meno spesa pubblica e più ricchezza privata, meno sperperi e più prodotto lordo. Forse è il segno di una rinuncia il ripiegamento della rivoluzione liberale berlusconiana nella routine di tutti i governi del dopoguerra che quando cercavano soldi andavano sul sicuro. Aumentare i ticket sul pronto soccorso o finanziare lo spettacolo alzando le accise sulla  benzina sono tecniche da prima repubblica. ....Gli Italiani che credettero in lui (Berlusconi) tanti anni fa erano stufi di austerità ed affamati di crescita. Oggi le agenzie di rating ci ricordano che con questa de-crescita (il PIL pro capite è negativo negli ultimi sei anni) , neanche l'austerità basterà a salvarci".
L'altro giorno ho seguito lo speciale del TG5 sulla convention del PDL che ha investito Alfano del ruolo di segretario del partito...Berlusconi ha ricordato che la crisi mondiale non ha permesso tante cose e che il suo governo è stato bravo a far piangere meno degli altri gli italiani rispetto ad altri paesi. Il che potrebbe essere vero, da quello che si vede alla tv (Portogallo, Irlanda, Spagna e soprattutto la solita Grecia)  però c'è da sperare che queste lacrime siano state effettivamente EVITATE ( sempre ricordando che allegri certo non siamo ) e non solo RIMANDATE.

Nessun commento:

Posta un commento